25 settembre 2023
Didattica: Il volo del primo elicottero
Focke-Achgelis Fa 61
Se la creazione di un pratico aeromobile dotato di motore capace di trasportare un equipaggio fu lunga e difficile, la messa a punto dell'elicottero fu un processo ancora più lungo e arduo. Come abbiamo visto in molti si erano cimentati nel perfezionamento dell'elicottero, ma solo negli anni Venti furono compiuti passi significativi nel campo e non prima degli anni '30.
Questo tipo di velivolo iniziò a diventare realtà, grazie all'Opera di Breguet, Focke, Achgelis, Flettner e Sikorsky.
Gran parte del merito per l'elicottero moderno va, meritatamente, a Igor Sikorsky; ma in Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania e Unione Sovietica i contemporanei di Sikorsky produssero tutti progetti significativi ben prima che lo storico VS-300 si staccasse dal suolo.
In cima alla lista dei pionieri dell'elicottero deve figurare il nome di Heinrich Karl Johann Focke, il cui FW 61 effettuò il suo primo volo libero, durato 28 secondi, il 26 giugno 1936.
A distanza di un anno dal volo del FW61 aveva volato l'apparecchio Breguet-Dorand , che può così affermare di essere stato il primo elicottero veramente pratico ad aver volato in Europa. Ma fu il Focke-Wulf Fw 61, a essere riconosciuto come il capostipite dei veri elicotteri, si dimostrò rapidamente una macchina molto superiore al Breguet, non solo in termini di prestazioni, ma anche come pratico progetto di base suscettibile di ulteriori sviluppi.
La Focke-Achgelis GmbH era una filiale della Focke-Wulf Flugzeugbau. La prima esperienza di Focke nella costruzione e nel funzionamento di velivoli ad ala rotante fu acquisita costruendo su licenza gli autogiri Cierva C.19 e C.30, per poi nel 1936, costruire il primo prototipo volante del Fw 61.
Registrato D-EBVU, l'Fw 61V1 utilizzava la fusoliera di un addestratore base
Focke-Wulf Fw 44 "Stieglitz", con il piano di coda montato sulla parte superiore della pinna.
Il biplano Fw 44 Stieglitz (Cardellino) fu un addestratore primario tedesco divenendo uno degli aerei da addestramento e acrobatici più famosi degli anni '40
Nato da un progetto di Kurt Tank, che in seguito progettò il famoso Focke-Wulf Fw-190
Il motore era il
Siemens-Halske Sh.14A con l'elica tagliata al diametro dei cilindri del motore per servire puramente come ventola di raffreddamento.
Il Siemens-Halske Sh 14 era un motore radiale a 7 cilindri, in un unica stella, raffreddato ad aria, con il collettore di scarico toroidale posizionato sulla parte anteriore del motore, prodotto dall'azienda tedesca Siemens-Schuckertwerke dalla fine degli anni '20 a tutto il periodo prebellico.
La sua prima versione, introdotta nel 1928, aveva una potenza di 126 CV (93 kW) arrivando ad erogare, successivamente, 160 CV (119 kW) a 2 200 giri/min alla fine degli anni trenta.
I rotori gemelli, montati su stabilizzatori in tubo d'acciaio su entrambi i lati della cabina, era un gruppo rotante a 3 pale completamente articolati il cui angolo delle pale poteva essere aumentato o diminuito in modo da fornire il movimento laterale dell'aereo creando un differenziale di portanza tra un lato e l'altro. Nel maggio 1937, alcuni mesi prima che un'impresa simile fosse compiuta dall'elicottero Breguet-Dorand, l'Fw 61 fece il suo primo atterraggio utilizzando l'autorotazione.
Il sig. Sikorsky a bordo del prototipo VS 300
Sa rà nel febbraio 1938, che il velivolo dimostrò la controllabilità, in una dimostrazione all'interno dello stadio sportivo Deutsch-landhalle di Berlino con ai comandi la celebre aviatrice tedesca Hanna Reitsch. Nel frattempo un secondo prototipo, il D-EKRA, era stato completato stabilendo diversi record mondiali FAI per elicotteri.
L'ovvia promessa nel progetto di base dell'Fw 61 portò ad un contratto di sviluppo per un trasporto feeder da 6 passeggeri, il Fa 266 per Deutsche Lufthansa, e un prototipo di questo aereo (D-OCEB) fu completato durante la prima parte del 1939. Prima che questo apparecchio potesse volare, però intervenne la guerra e successivamente fu sviluppato per un ruolo militare con il numero di modello Fa 223
Caratteristiche Focke-Achgelis Fa 61
- Diametro Rotore 7,00 metri ciascuno
- Lunghezza 7,30 metri
- Velocità massima 120 km orari sul livello del mare
- Autonomia 230 km
- Peso massimo al decollo: 950 kg
- Motore radiale Bramo (Siemens-Halske) Sh 14A a pistoni da 160 cavalli
- Equipaggio un membro
21 Dicembre 2021
Didattica: Prototipo di elicottero l'autogiro
Cierva C.30A
L'autogiro Cierva C.30A ha segnato un importante passo avanti nello sviluppo degli elicotteri che come mezzo di trasporto aereo si dimostrò subito difficoltoso da mettere in pratica.
Molti pionieri si cimentarono con il volo verticale, senza però riuscire a perfezionare i modi per effettuarlo: per ottenere i primi successi nel funzionamento di questo tipo di macchina si dovette attendere fino al 1930.
Una diversa concezione è messa in pratica dallo spagnolo Juan de la Cierva, che aveva progettato una macchina a decollo verticale di forma totalmente differente, portò alla creazione dell'autogiro.
Autogiro Cierva C.30A esposto nell'Imperial War Museum
Negli autogiro, la fusoliera è dotata di un motore convenzionale traente o spingente ma è priva di ali, sostituite da un rotore a pale montato al di sopra della fusoliera stessa e in posizione centrale rispetto al baricentro.
La trazione dei prototipi era prodotto da un motore radiale Genet Major 1A, da 100 Hp. La potenza fornita dal rotore però non era abbastanza costante per far sollevare la macchina.
La trazione dei prototipi era prodotto da un motore radiale Genet Major 1A, da 100 Hp. La potenza fornita dal rotore però non era abbastanza costante per far sollevare la macchina.
Genet Major venne costruito in due differenti versioni a 5 e a 7 cilindri; 1A identifica precisamente il modello a 7 cilindri. Questo motore, di potenza 150 hp.
Il concetto dell'autogiro, in breve, richiedeva che la forza di sollevamento derivasse da rotore da cui le cui pale, tuttavia, dovevano ruotare per inerzia durante il volo dell'aeromobile senza alcun collegamento con il motore prodiero o di poppa, che serviva solo per muoversi in avanti e per volo orizzontale. Anche questa tecnica richiede un certo tempo per essere perfezionata: della Cierva, iniziò i suoi esperimenti nel 1920 e dovete attendere fino al gennaio 1923 per riuscire a far volare in Spagna, dopo numerosi tentativi fallimentari, il primo autogiro di dimensioni reali.
Juan de la Cierva perfezionò successivamente un dispositivo per far girare il rotore prima della partenza, permettendo così un decollo "a salto", permettendo finalmente, a l'autogiro di eseguire un decollo verticale. Il modello più noto fu il C30 costruito in Gran Bretagna come Avro "Rota" e in Francia da Lioré e Olivier come LeO C.30. Gli esemplari britannici furono impiegati dai militare per calibrare il radar nella Seconda Guerra Mondiale mentre quelli francesi furono utilizzati dalla Marina per le osservazioni.
Un Sea Rota a doppio galleggiante e dieci Rota standard con carrello su ruote furono completati secondo le richieste e furono consegnati alla Scuola di cooperazione dell'esercito dal dicembre 1934. La produzione Avro dei tipi C.30 ammontava a circa settanta velivoli, tre dei quali erano C.30P.
Il Cierva C.30A ha segnato un importante passo avanti nello sviluppo degli aerei ad ala rotante, essendo il primo autogiro di serie in cui il motore era orientato direttamente per azionare le pale del rotore per il decollo.
Il grado di controllo diretto fu ulteriormente aumentato sospendendo al pilone la colonna di controllo, che agiva direttamente sul rotore, in modo che la testa del rotore potesse essere inclinata in qualsiasi direzione per produrre la manovra desiderata e successivamente fu messo un piccolo piano di coda fisso.
Caratteristiche Avro C.30A "Rota" MK.I
- Diametro Rotore 11,27 metri
- Lunghezza 6,07 metri
- Velocità massima 177 km orari sul livello del mare
- Autonomia 460 km
- Peso massimo al decollo: 817 kg
- Motore radiale Amstrong Siddeeley Genet Major 1A a pistoni da 140 cavalli
- Equipaggio due membri
22 Dicembre 2021
La missione UNIFIL in Libano " Italair "
Conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza 425 (1978) e 426 (1978) del 19 marzo 1978, viene istituita l'UNIFIL per assicurarsi che avvenga il ritiro delle truppe israeliane dal Libano meridionale, che venga ripristinata la situazione di pace e rafforzata l'autorità del legittimo governo libanese nell'area interessata.
Due AB-205 pronti per l'imbarco