Aeronautica e conoscenza del Volo - Il mondo dell'Aviazione e la sua cultura
Aeronautics and knowledge of Flight - The world of Aviation and its culture
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L'aviazione e la sua cultura sono entrate da tempo nell'immaginario collettivo come forme di ardimento, di coraggio e di sapienza tecnica a cui l'uomo ha aspirato da tempo immemorabile.
La sua storia assomiglia ad una leggenda nella quale le meravigliose, sorprendenti ed incredibili gesta dei protagonisti sono legate a filo diretto alle conquiste tecnologiche che ci permettono oggi, di considerare l'aeroplano uno strumento quotidiano a uso e consumo di tutti, divenendo negli ultimi anni un efficace e flessibile mezzo di trasporto e di divertimento.
Piaggio 166 DL3 Pattugliatore bimotore prodotto dalla Piaggio nel 1959
Uno strumento tecnologico fra i meglio controllati e organizzati.
Nella didattica della Cultura del Volo si vuole dare il giusto valore alle gesta prestigiose ed audaci degli aviatori il cui coraggio e sprezzo del pericolo sono stati spesso interpretati come sventatezza, l'entusiasmo come fanatismo e l'audacia come follia.
Un andante popolare diffuso fra i giovani aviatori recita: "in aeronautica se non son matti non li vogliamo!"
Non bisogna dimenticare che sin dal primo, fondamentale, “balzo” dei fratelli Wright il 17 dicembre 1903, dove un mezzo “più pesante dell’aria” veniva usato per librarsi in volo, gli ingegneri e inventori si sono cimentati nella nuova tecnologia, anzi nella tecnologia d’avanguardia di cui il mondo aeronautico e pervaso: aereo è imprescindibilmente collegato al genio e all’inventiva, tra gli altri, degli italiani.
Luigi Mastrovita su l'idrovolante Savoia-Marchetti S.55 in cantiere per riparazioni a Puntisella (Pola) idrobase, sulla costa Istriana, 1939
Foto: Famiglia Mastovita
È alla fine della prima guerra mondiale che un paese prettamente agricolo e rurale come il nostro operò uno sforzo poderoso e gettò le basi per un'industria aeronautica capace di competere con i colossi economici e industriali europei e d'oltre oceano.
Furono italiani, tra le due guerre mondiali, i record di velocità, di altezza, di volo senza scalo, di volo rovescio: in una decina d’anni la nostra Aeronautica conquistò un centinaio di primati, alcuni dei quali rimasti imbattuti fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale.
Negli anni trenta, trionfali furono le imprese che portarono gli idrovolanti S-55, in formazione, comandata da Italo Balbo, ad ammarare nella baia di Rio de Janeiro nel 1931 e di New York nel 1933.
Conoscere l'aeronautica, che è diventata patrimonio dell'umanità e di ogni cittadino, vuol dire conoscere le tappe del progresso tecnologico che ad essa è legata e agli uomini, piloti, ingegneri e tecnici che con azioni della quotidianità permettono ad velivoli di ogni tipo di solcare i cieli in sicurezza.
Omaggio a chi da valore alla storia del volo
Un lavoro degno di stima e apprezzamento: il restauro degli aeroplani storici.
Custodire il patrimonio storico dei velivoli d'epoca e delle vestigia aeronautiche vuol dire conservare la memoria laboriosa di industrie, di singoli, di gruppi, ognuno con la propria storia; lavoriamo per una fruizione museale a vocazione conservativa, del patrimonio tecnico del mondo aeronautico.
Abbiamo notato una maggiore attenzione da parte del mondo dell'aviazione al recupero e al salvataggio di aeroplani radiati e non più abilitati al volo, militari e civili.
La voce degli aeronauti cultori di storia propongono un coinvolgimento delle associazioni e dei Club che hanno a che fare con il mondo dell'aviazione e quindi far conoscere a una più vasta parte di pubblico, il mondo culturale e storico legato alla tecnica del volo e alle sue espressioni utilitaristiche.
Allo scopo di aiutare a capire il mondo del restauro e del salvataggio facciamo notare che è possibile raggiungere gli obiettivi con passione e tenacia; una magnifica prova l'ha data Gerolamo Gavazzi restaurando un "Caproncino", il Caproni Ca.100 I-ABOU presentato in volo il 19 ottobre 1991 all'idroscalo di Como.
Un grande augurio per una lunga e proficua attività al Gruppo Amici dei Velivoli Storici i quali dal 1983 hanno dato vita ai G.A.V.S.
Il gruppo ha numerosissimi soci fra i quali esperti restauratori che hanno collaborato a ripristino di aeroplani storici tra i quali lo Spad VII e IMAM Ro.41, e li annoveriamo fra i difensori e custodi della storia dell'aeronautica.
Un velivolo Fiat G91 n un deposito demolitore a Roma