Foto storiche gentilmente inviate da Bruno Fanton

Historic photos kindly sent to us by Bruno Fanton

18 agosto 2024
Ci scrive Bruno Fanton che annoveriamo fra i nostri amici e i cultori di aeronautica.
Ci invia delle foto che pubblichiamo.
Lo ringraziamo per le foto che vorrà mandarci.

Pregiatissimo, ho 77 anni e sono a riposo o, come si suol dire, pensionato (ex ministero P.I.).
La passione per l' aviazione mi accompagna sin dalla classe prima delle scuole elementari, cioè dal maggio del 1952, quando ricevetti in regalo per il mio 5° compleanno un modellino in scala, in latta, di un quadrimotore per passeggeri - ad elica - Breda Zappata, marche I-LINE. Ma, a proposito di elicotteri, vedo se mi riesce di allegare a questa @mail uno scatto recente: l' aeromobile transitava giusto sulla certicale di casa mia, 31038 PAESE, provincia di Treviso. «Se le può far piacere, potrei inviarle qualche altro scatto di argomento aeronautico, sia mio, sia di repertorio, comprese le due guerre mondiali. Cordiali saluti Bruno Fanton »

Elicottero del 118 Elisoccorso

Elicottero del 118 Elisoccorso

Il Macchi C200 viene rifornito di munizioni

Grafica del Fiat G.50

Fiat G.50 prototipo

Il Macchi C200 viene rifornito di munizioni

Macchi C.200
«Le cose sarebbero migliorate con l' entrata in servizio del Macchi C. 200 "Saetta", che almeno i 500 km/h in volo orizzontale riusciva a superarli, ma prima dovette essere risolto, anche su questo velivolo, il problema dell'ala a profilo costante. Risolto da due giovani tecnici della R.A., fino all' arrivo dei tipi con l'ala nuova, con l'incollaggio e la ritelatura (e riverniciatura) di uno spessore di legno (balsa) atto ad interrompere la continuità del profilo. Non era il caso del Reggiane Re. 2000, nato dalla matita dell'Ing. Longhi, senza difetti, ma rifiutato dallo S. M. Aeronautica con motivazioni speciose, e dirottato, in molti degli esemplari prodotti, alle aviazioni svedese e màgiara!
P.S. anche qui, dopo le prime prove deludenti della capottina scorrevole, si passo' all'abitacolo semiaperto.»
NB: Questa foto l'avevamo già pubblicata alla pagina Macchi MC.200

Grafica del Fiat G.50

«Varie viste a colori; livrea mimetica primo tipo (pre-bellica). Mi pare ricordare che questo caccia, il primo monoplano della Regia Aeronautica ad essere accettato come "Caccia Terrestre" avendo l' ala del tipo non a profilo variabile, "stringendo" troppo la virata, (cosa molto in voga allora nei piloti che provenivano dai biplani), corresse il rischio di entrare in autorotazione.
Credo che la Squadriglia inviata, a titolo sperimentale in Spagna (1938/39) non abbia partecipato ad alcun duello aereo, ma tutt' al più a qualche mitragliamento al suolo.All' ingresso dell' Italia nella 2^ G. M., come monomotore più veloce (?), quando i biplani Fiat CR 32 e Fiat CR 42 non ce la facevano a raggiungere i bombardieri della RAF, sia stato inviato in Africa Settentrionale in alcuni esemplari, che comunque, se non già in quota al momento dell' intercettazione, faticava a raggiungere.
E parlo dei "Blenheim", bimotori che della Bisstol che non avevano nulla di eccezionale. Non che sia mia intenzione sminuire il coraggio e lo spirito di abnegazione dei piloti e del personale di terra, ma era proprio la "macchina" che NON CE LA FACEVA!»

Fiat G.50 prototipo

«FIAT G. 50 "prima maniera", con capottina dell' abitacolo scorrevole, che si rivelò di plexiglas scadente. Infatti le serie successive alla prima vennero prodotte con l' abitacolo semiaperto. Velivoli "del bel tempo": previsto per montare un cannoncino assiale da 20mm, oltre alle due 12,7 Breda/SAFAT sincronizzate sistemate a prua, non lo vide mai, così come, se non vado errato, si rinunciò alla spezzoniera ventrale. E, purtroppo, spesso, alla radio!»