Volare in aliante
Volo sporivo  |  31 Ottobre 2022 13:25  |  Article Hits:580
Scoprire il “volo a vela” cioè il volo senza motore è una esperienza interessante nel pilotaggio di questo particolare velivolo senza motore sono necessarie particolari abilità che sono più importanti di quelle di cui abbiamo bisogno, quando pilotiamo un velivolo con un propulsore, che indiscutibilmente ci aiuta.
Per decollare da Cluj Napoca l'aliante ha bisogno di un velivolo trainatore a motore (che nel nostro caso a Cluj, è il PZL-104 Wilga-35A con l'identificativo della Romania YR-VLB) che tramite un lungo cavo trascina l'aliante fino a una altezza prestabilita, a questo punto il pilota si sgancia dall'aereo madre, iniziando la planata verso terra.
Non sono rari altri marchingegni per il traino, quali un verricello (con un cavo di lunghezza variabile attorno agli ottocento metri), oppure una Jeep trainante.
Una volta in volo l'aliante può cercare immediatamnete l'atterraggio planando verso la pista, oppure continuare a veleggiare mantenendosi in aria il più a lungo possibile.
L'aliante per sua struttura aerodinamica è molto efficiente, può volare per un tempo relativamente lungo questo grazie a una struttura complessiva molto particolare: ali di grande superficie, fusoliera erodinamica, e piani di coda leggerissimi che permettono un baricentro avanzato.
Durante il volo, poco dopo la separazione dal trainatore, si può cercare una fonte di energia che ci permetta di prolungare il volo; a questo fine si può cercare, usando la proria abilità, esperienza e istinto, una particolarità che ci offre la natura. Questa fonte si chiama "termica" o corrente ascensionale.
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