La TERMICA nel volo a vela
Volo sporivo  |  31 Ottobre 2022 12:10  |  Article Hits:315
La TERMICA
Si chiama "termica" il naturale movimento dell'aria calda dal basso verso l'alto.
Tralasciamo il sollevamento orografico (spinta di aria verso l'alto in prossimità di montagne, provocato dalla spinta del vento o di masse d'aria in movimento) per addentrarci meglio sull'argomento che ci sembra più utile per capire il funzionamento di questo corridoio di aria calda che è la corrente ascensionale.
Se incontriamo una massa di aria calda (di solito in zone limitrofe alle rocce o al declivio di una montagna, l'aliante tende immediatamnete a salire in una leggera turbolenza, rilevabile da quel leggerissimo variare di traiettoria che subisce l'aliante; se questo movimento lo accompagniamo nella dinamica da un controllo di direzione porta l'aereo invariabilmente verso l'alto, e questo durerà finchè è da noi accettato. Lunghe e larghe virate ci permetteranno il godimento di questa particolarità del volo su aliante. 
La colonna d'aria calda naturalmente troverà spazio per espandersi finché non trova uno strato di aria stabile, più fredda, statisticamnte rilevabile tra i 800 e i 1800 metri. 
Questa colonna d'aria è circondata da correnti fredde discendenti a forte turbolenza (che crea angoscia nell'allievo spovveduto e poco smaliziato), pertanto è sempre meglio rimanere all'interno della corrente con forte ascesa d'aria per il tempo necessario e abbandonarla quando le condizioni variano al punto da non essere più convenienti al nostro volo, soprattutto dopo il mancato raggiungimento del nocciolo della termica.
Dal raccanto fattomi dai piloti istruttori attorno a Cluj non ci sono mai termiche degne di nota, pertanto il volo è quasi sempre di corta durata vista anche la presenza nelle immediate vicinanze dell'aeropto internazionale.
Ritornando a parlare di termiche, queste variano di molto nell'arco della giornata con "Bolle" d'aria di dimensione variabile più piccola rispetto alla colonna ascendente che sono di una ampiezza anche di 200 o 300 metri.
Le migliori termiche utilizzabili dai giovani allievi sono quelle del primo pomeriggio larghe e docili.
Il mattino è l'ora migliore per le planate calme e rilassanti.
Le bolle di fine mattinata e nel primo pomeriggio che sono anche le ore di forte insolazione, sono delle bolle strette e turbolente quindi difficili da utilizzare per un volo piacevole e rilassante.
La parte piacevole del volo degli alianti è la planata, e quando siamo in volo ci domandiamo per quanto tempo potremo restarci. Tutto sull'aliante e concepito per creare una grande portanza che è quella forza che e responsabile del sostentamento di tutti gli aeroplani.
L'aliante sganciato il cavo di traino il velivolo viene lasciato a se stesso e la sua permanenza in volo in assenza di vento e termiche, è la sua efficienza aerodinamica che indichiamo con E e che si determina calcolando il rapporto tra la portanza e resistenza aerodinamica totale.
Per volare, un aliante ha bisogno di velocità che genera portanza sulle ali: meno rallenterà più volerà.
In condizioni di efficienza massima Emax, un aliante con E=35 a una altezza dal suolo di 1000 metri percorrerà una distanza in planata di 35 km (la formula D=E*h D=distanza E=efficienza h=altezza dal suolo).
Questo calcolo resta un calcolo teorico poiché differenti variabili incidono sull'efficienza: le virate, la turbolenza dell'aria che attraversiamo, il riscaldamento dell'aria, il tipo di velivolo, il suo peso, ecc.
Per conludere anche per gli alianti valgono le regole di ricurezza di tutti gli aeromobili: conta il collegamento continuo via radio con il controllo a terra per le comunicazioni di autorizzazione al decollo e in atterraggio.
Il paracadute d'emergenza fa parte della dotazione di sicurezza per chiunque.
Top