Un salto di qualità per il soccorso aereo con l'elicottero HH-3F
Racconti di volo  |  10 Agosto 2022 19:48  |  Article Hits:588
Nei prossimi mesi l'Aeronautica Militare riceverà una nuova prestigiosa macchina, l'HH-3F, di cui sono stati ordinati venti esemplari per il potenziamento della linea del SAR (Search and Rescue), sigla internazionale con la quale viene indicato il servizio del Soccorso Aereo. L'entrata in linea di questo elicottero, costruito in Italia dall'Agusta su licenza Sikorsky, porterà due importanti fatti nuovi in questo particolare settore, la cui importanza va al di là dei compiti d'istituto della Forza Armata per investire quelli più ampi di un'organizzazione umanitaria internazionale di alto contenuto sociale. 
Innanzitutto l'arrivo dell'HH-3F comporter un salto di qualità indubbiamente notevole: infatti una macchina capace di operare di giorno e di notte, particolarmente adatta alla ricerca in mare aperto dove può anche ammarare con ottime prestazioni nel campo del trasporto di materiale e di personale. 
L'altro fatto nuovo che con l'acquisizione dell'HH-3P scatterà una completa ristrutturazione del soccorso aereo dell'Aeronautica Militare, che, in tempi brevi, dovrebbe configurarsi su uno o due stormi da cui dipenderanno dieci centri SAR.
Quattro avranno in linea gli HH-3F e saranno dislocati a Ciampino, Rimini, Grottaglie e Trapani-Birgi; gli altri sei dovrebbero essere dislocati a Cameri, Ghedi, Istrana, Grosseto, Amendola e Decimomannu e avranno in linea gli AB 204B (oltre un centro con velivoli ad ala fissa che farebbero base a Ciampino).
Per il prossimo futuro, comunque, si prevede una linea del SAR articolata su due tipi di elicottero: l'HH-3F per le operazioni sul mare e l'AB 204 per quelle su terra e particolarmente, in montagna. Prima che la ristrutturazione avvenga, si dovranno risolvere numerosi problemi. La condizione base rimane quella dell'acquisizione di un numero sufficiente di HH-3F per costituire e rendere operativi i quattro centri previsti.
Ma in questo quadro rientra anche il problema di dotare gli altri sei centri degli AB 204 il cui numero attuale non basta a coprire le esigenze.
L'operatività dell'Aeronautica Militare in questo importante settore risulterà sensibilmente migliorata con l'arrivo degli HH-3F e coprirà tutta la gamma di operazioni che possono essere richieste al Soccorso Aereo: la ricerca e soccorso sul territorio italiano e sul mare fino ai confini delle FIR (Flight Information Region) nazionali, l'intervento nelle zone di competenza in supporto ai servizi SAR di quelle nazioni con le quali l'Italia legata da accordi di mutua collaborazione, il trasporto urgente di ammalati verso centri ospedalieri, il soccorso in favore di popolazioni colpite da sinistri o isolate per alluvioni o comunque non raggiungibili attraverso le normali vie di comunicazioni se non con l'elicottero.
Con l'acquisizione dell'HH-3F in definitiva il Soccorso Aereo dell'Aeronautica Militare sar ristrutturato in modo da rendere pi efficiente sia tutta l'organizzazione SAR a livello nazionale e locale, sia l'utilizzazione dei mezzi impiegati normalmente per assolvere i compiti d'istituto della forza armata. Uno dei criteri principali che lo Stato Maggiore Aeronautica ha tenuto presente nel programmare la ristrutturazione del SAR stato infatti quello di dislocare i centri presso aeroporti opportunamente prescelti in modo da rendere in pratica possibile l'unificazione delle esigenze di soccorso di base (dove l'elicottero chiamato ad intervenire localmente, (sempre con funzione SAR ma con tempi di reazione quanto mai brevi) e quella del soccorso aereo in campo nazionale e intemazionale. 
Una ristrutturazione cosi concepita oltre a standardizzare tutti i problemi di utilizzazione dei mezzi e di addestramento del personale, con la conseguente contrazione dei costi tecnico-logistici ed operativi, assicurerebbe la possibilità di intervenire con la massima tempestività e nel modo pi capillare su tutta l'area di responsabilità. 
In ogni punto di tale area, inoltre, gli elicotteri del SAR potrebbero intervenire non solo in tempi sufficientemente brevi o, comunque, non superiori ad un certo tempo massimo, ma anche con il mezzo ritenuto pi idoneo in relazione al tipo di missione e, soprattutto, al teatro operativo.
In tutti, piloti e personale a terra dei reparti SAR (alcuni piloti del 15 Stormo hanno effettuato negli Stati Uniti il passaggio sull'HH-3F e costituiranno il primo nucleo di istruttori per la formazione dei nuovi piloti), c'è la soddisfazione e la comprensibile attesa per la prossima entrata in linea dell'HH-3P. D'altra parte, e questo sostanzialmente l'aspetto più positivo, l'Aeronautica, grazie all'HH-3P, potrà quanto prima operare a pieno regime nel quadro delle attribuzioni e dei compiti affidati al soccorso aereo.
L'esigenza di migliorare la capacità dell'Aeronautica Militare in questo settore era vivamente sentita particolarmente per le operazioni sul mare, dove le possibilità d'intervento dei mezzi attualmente in dotazione al SAR erano quanto mai ridotte. Invece FHH-3F, il cui impiego ormai collaudato da anni di servizio nella "Cost Guard" americana in grado di ammarare e di effettuare operazioni di recupero anche con mare forza quattro. Oltre al vantaggio, rispetto ai velivoli ad ala fissa, di poter operare mantenendosi in volo "a punto fisso" sul naufrago o sul natante in difficoltà per trarre a bordo le persone, sia con l'imbracatura calata da un verricello, sia grazie all'intervento dei sommozzatori addestrati a questo scopo presso il Centro Sopravvivenza e Aerosoccorritori dell'Aeronautica Militare.
L'HH-3F unisce ai vantaggi nel campo della sicurezza, essendo dotato di due turbine, un'autonomia di circa sei ore e la possibilità di operare, grazie ad una completa strumentazione, in condizioni IFR e di notte. Era questa una delle grosse lacune del SAR che non era in grado di assicurare un servizio di soccorso in particolari condizioni e in certe aree, mentre proprio in caso di tempo inclemente che necessario effettuare le azioni di ricerca e soccorso nel pi breve tempo possibile.
L'urgenza diventa ancora pi pressante nel caso in cui sia necessario recuperare dei naufraghi in quanto noto che la resistenza in mare di un individuo strettamente connessa al tempo di immersione oltre che alla temperatura dell'acqua. Indispensabile quindi non solo ricercare ed individuare i naufraghi - anche seguendo con la strumentazione IFR i segnali emessi dalla loro radio trasmittente di emergenza - ma anche procedere senza ulteriori ritardi al loro recupero in condizioni di mare agitato. L'obiettivo che il soccorso aereo dell'Aeronautica Militare dovrà raggiungere attraverso questa ristrutturazione in conclusione quello di assicurare con continuità il servizio ventiquattro ore su ventiquattro in ogni centro SAR, con equipaggi perfettamente addestrati e con mezzi prontissimi.
Le basi per rendere ottimale il livello di efficienza del SAR sono già state gettate e non a caso coincidono con l'entrata in servizio di di una macchina come l'HH-3F.
 
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