Alcuni distintivi dei Reparti dell'Aviazione dell'Esercito e loro descrizione

Some badges of the Army Aviation Departments and their description

Araldica del Cielo

ARALDICA del 2° R.R.A.L.E. - 2° R.R.A.E. - 2° Reggimento di Sostegno AVES "ORIONE" Grazie alla Collaborazione di 2 Amici: Giorgio Catellani esperto di Araldica e coautore del volume Araldica dell'Aeronautica Militare e del Dizionario Araldico Glossario degli Acronimi Aeronautici, e del Serg.Magg. Luca De Pascalis disegnatore digitale del 2° "Orione", è stata elaborata LA STORIA ARALDICA del Reparto, di seguito illustrata.

Foto courtesy: Vito Calvo

1° distintivo: la "vite aerea" di Leonardo da Vinci

Idea e disegno : sergente Giuseppe Di Lenge.
Produzione: un solo tipo di stemma in plastica stampata su panno, per le combinazioni da lavoro e di volo.
Periodo di utilizzo: metà anni sessanta del novecento.
II primo distintivo di cui si ha notizia per il 2° RRALE ed in assoluto per un ente di supporto logistico dell'ALE é quello che raffigura una ruota dentata all'interno della quale è posta la macchina volante disegnata da Leonardo da Vinci,

che avrebbe dovuto sollevarsi nell'aria come un moderno elicottero (cosiddetta "vite aerea") e per la quale Leonardo stesso scrive " Trovo, se questo strumento a vite sa rà ben fatto, cioè fatto di tela lina, stopata ai suoi pori con amido, e svoltata con prestezza, che detta vite si fa la femmina nell'aria e monterà in alto".
L'ovvia simbologia indica che il Reparto si occupa della manutenzione di aeromobili, compresi gli elicotteri; il tondo dello scudo è azzurro, colore che in araldica esprime i concetti di nobiltà d'animo ed amor di patria nonché di valore militare e che quì richiama anche il cielo, ambiente nel quale operano le macchine affidate alle cure dell'ente.

Foto courtesy: Vito Calvo

2° distintivo: "Ingranaggio"

Idea: tenente pilota Vito Calvo.
Disegno: sergente maggiore Giuseppe Di Lenge.
Produzione: un solo tipo di stemma in plastica incisa (PVC) su panno, per le combinazioni da lavoro e di volo.
Periodo di utilizzo: dai tardi anni sessanta del novecento al 1987 (circa).
Lo stemma è costituito da uno scudo circolare con il tondo celeste, che richiama il cielo (ambiente nel quale operano gli aeromobili affidati elle cure del RRALE) e nel quale campeggia un ingranaggio formato da due ruote dentate.

II casco da equipaggio di volo posto sul numero identificato del Reparto raffigura un tipo dell'AM, non adottato dall'ALE ma utilizzato a titolo personale dal tenente Calvo che lo ha reperito al di fuori dei canali ufficiali.
L'aereo leggero e l'elicottero AB.205, posti all'interno delle ruote. rappresentano graficamente i due tipi di macchine dells quali i Reparti Riparazioni ALE curano il supporto tecnico-logistico, simboleggiato dall'ingranaggio. In particolare, l'aereo con elica a tre pale riprende la sagoma dell'AM.3. a fine anni sessanta in valutazione da parte dell'ALE per la sostituzione degli L-18C / L-218 e che, prima della scelta del SM.1019, era stato occasionalmente presente a Bologna, fornendo all'ideatore dell'emblema lo spunto per inserire l'immagine di una macchina più moderna di quelle al tempo in dotazione.

Foto courtesy: Vito Calvo

3° distintivo: "Il falco e la ruota dentata" - 1ª versione

Idea: capitano pllota Vito Calvo, vicecomandante del Reparto.
Disegno: maresciallo Giuseppe Di Lenge.
Produzione: solo crest in metallo smaltato ed in bronzo su base in legno.
Periodo di utilizzo: dal 1972 al 1988.
L'emblema raffigura un falco argento (colore che in araldica indica la virtù e la vittoria) nell'atto di alzarsi in volo da una ruota dentata, sovrapposto ad una corona circolare con il motto "Tenace sostegno di falchi".
Tramite l'ingranaggio (che reffigura la parte logistica) il moto rotatorio è simbolicamente trasmesso al falco (rappresentante la parte operativa),

che trae così energia in più per spiccare il volo. In tale interpretazione troviamo applicati gli studi di Leonardo sui differenziali di velocità e sul trasferimento dei moti da una componente all'altra di un sistema meccanico. Il falco, a sua volta, offre il sostegno che permette alla ruota dentata di non arretrare ma bensì di ruotare avanti.
In questo disegno il falco è stato preferito all'aquila (in genere intesa quale simbolo del volo militare) per le sue caratteristiche che ricordano l'attività di osservazione aerea, che inizialmente costituiva la ragione d'essere dell'ALE. Infatti, questo rapace erA solito librarsi nell'aria, perlustrando il territorio in cerca della preda che può individuare con accuratezza, in certi casi anche sott'acqua, grazie alla vista eccellente di cui è dotato.

3° distintivo: "Il falco e la ruota dentata" - 2ª versione

Idea: capitano pllota Vito Calvo, vicecomandante del Reparto.
Disegno: maresciallo Giuseppe Di Lenge.
Produzione: solo stemmi in metallo smaltato, con diverse finiture. per la giacca dell'uniforme.
Periodo di utilizzo: dai primi anni settanta del novecento at 1992.
Nel modello da applicare al taschino sinistro della giacca dell'uniforme il disegno del falco che si stacca della ruota dentata è inserito in uno scudo di tipo sannitico (che costituisce la forma di scudo ufficialmente adottata per gli stemmi dei reparti militari italiani) dal fondo azzurro, colore che in araldica

indica nobiltà d'animo, amor di patria e valore militare e che, in questo case, è anche inteso come simbolo del cielo, dove volano gli aerei e gli elicotteri che operano grazie al supporto del 2° RRALE.
Una ulteriore differenza rispetto al crest è costituita della denominazione per esteso del Reparto, riportata nel colmo dello scudo.
Inoltre, nel primo tipo realizzato la ruota dentata della quale il rapace si invola è dorata, probabilmente per esigenze di tipo tecnico-produttivo, mentre nelle fomiture successive riprende l'originario colore argento.

BBBBB Foto courtesy: Vito Calvo

3° distintivo: "Il falco e la ruota dentata" - 3ª versione

Idea e disegno : capitano Carlo Sartore e maresciallo pilota Angelo Vattioni, entrambi in servizio presso it 3ª RRALE.
Produzione: stemmi

Periodo di utilizzo: dal 1987 (circa) al 1992.
Con il consenso dell'allora comandante del 3° RRALE. tenente colonnello Vito Calvo, la versione da tuta dello stemma

con il falco e l'ingranaggio nasce presso questo Reparto, che alla metà degli anni ottanta del novecento è encora privo di un emblema da applicare sulle combinazioni da lavoro e di volo.
II disegno originario, creato presso il 2° RRALE diversi anni prima, viene rivisto ed è realizzato un distintivo che si caratterizza per

Con la medesima veste grafica, sono poi realizzati anche analoghi emblemi per il 1° ed il 2° R.R.A.L.E.

Foto courtesy: Vito Calvo

3° distintivo: Il falco e la ruota dentata - 4ª versione

Idea e disegno : tenente colonnello pilota Vito Calvo, comandante del Reparto.
Produzione: crest in metallo smaltato su base in legno e completamente in legno.
II soggetto è anche utilizzato per la realizzazione di foulard in seta, con disegno definito da Giovanna Calvo. figlia dell'ideatore dello stemma.
Periodo di utilizzo: dal 1988 al 1992.
II disegno del Falco che si alza in volo dalla ruota dentata è modificato inserendo alla base del distintivo lo stemma araldico del comune di Bologna, nella foggia desunta da un vecchio libro e completato da una lista bifida svolazzante azzurra con il motto "Bononia docet" (Bologna insegna),

che fa riferimento all'importanza rivestita dalla locale università fin dal Medioevo. Ciò in segno di omaggio alla città che ospita il Reparto dalla sua costituzione.
II distintivo è completato da un "nastro" tricolore posto ai lati del soggetto principale, che intende sottolineare la nazionalità italiana dell'ente, ed è sormontato da una corona turrita con la veste grafica prevista dalla circolare SME n. 121 del 9 febbraio 1987 per gli stemmi araldici di tutti gli enti dell'Esercito Italiano.

Foto courtesy: Vito Calvo

4° distintivo: lo stemma araldico

Idea e disegno : colonnello pilota Vito Calvo. comandante del Reparto.

Produzione: diverse tipologie: in particolare

Periodo di utilizzo: dal 1993 in poi.

Nel gennaio 1990 si decide che ogni RRALE adotti un proprio stemma araldico. Tenuto conto della vicinanza del 4° RRALE con i competenti uffici dello SME, si stabilisce anche che la prima pratica sia portata avanti da questo Reparto e che, ad approvazione avvenuta, analoghe richieste siano poi avanzate dagli altri RRALE.
Lo stemma del 4° RRALE - costituito da uno scudo inquartato, sormontato da una corona turrita (con la foggia di cui alla circolare SME n. 121 del 9 febbraio 1987) e completato da un lista bifida oro con il motto del Reparto - viene concesso nell'ottobre 1990 e quindi gli altri RRALE iniziano le pratiche di loro competenza.
Lo stemma araldico del 2° RRALE è concesso con DPR del 30 ottobre 1992 e, come per il 4° RRALE, e costituito da uno scudo sannitico inquartato, completo di corona turrita e lista con il motto.
Lo scudo è diviso in quattro partizioni, in araldica definiti "quarti, ma - per decisione dello SME - mostra i soggetti del primo e dell'ultimo quarto tra loro invertiti rispetto a quelli del 4° RRALE. Più precisamente,

II motto "Sic itur ad astra" (letteralmente, ("Cosi si arriva alle stelle") è una frase tratta dall'Eneide di Virgilio, che la fa indirizzare da Apollo ad Iulo, figlio di Enea, per incoraggiado a continuare a mostrare il proprio valore al fine di raggiungere l'immortalità. In questo caso, indica la ferrea volontà del Reparto di conseguire sempre più alti traguardi, ottenendo fama ed apprezzamento.

Crest del 25° Gruppo Tattico in Albania anno 1999

Tenace Sostegno dei Falchi

2° Reparto R.A.L.E. Bologna